Messi: lezione Barcellona al Real

Solo pochi giorni dopo l'incredibile poker all'Arsenal in Champions League, Leo Messi e il Barcellona finiscono ancora sulla copertina del calcio mondiale. Nel grande scontro diretto del "Bernabeu" col Real Madrid, co-leader della classifica coi blaugrana, la squadra di Guardiola vince per 2-0 grazie a un'altra prestazione perfetta concretizzata dai gol del Pallone d'Oro al 32' e di Pedro al 56'. Netta la superiorità su un Real poco incisivo.




LA PARTITA
L'anno scorso furono sei, quest'anno sono "solo" due, ma pesano forse come sei. Si parla di gol segnati al Santiago Bernabeu, la porta in cui sono stati realizzati è quella del Real Madrid e la squadra che li ha fatti è il Barcellona di Guardiola, sempre più candidato a entrare - se già non c'è - nella "top ten" delle formazioni più forti e spettacolari mai viste nella storia del calcio moderno. Quella del "Clasico" è stata una prova di forza fisica, tecnica, mentale impressionante, per i blaugrana: pochi fronzoli, champagne lasciato in freezer, dentro una formazione apparentemente prudente, con Messi unica punta di ruolo. E la grandezza di questo team si è proprio vista nella capacità di interpretare alla perfezione la partita a dispetto di un vestito tattico pressoché inedito. Fondamentale, per Guardiola, centrocampo compatto, attento, diretto magistralmente dal grandioso Xavi, il regista dei sogni, capace, non appena lasciato libero di alzare la testa, di spedire in porta le frecce Messi e Pedro. Dopo mezz'ora di sterili tentativi del Real, schierato in maniera discutibile da Pellegrini, la "Pulce" ha fatto saltare il banco con un gol dei suoi e la vera notizia, forse, è che nella ripresa non ha chiuso definitivamente i conti vedendosi chiudere da Casillas la solita rasoiata maligna di sinistro. Nel frattempo, intanto, l'altro piccolo grande talento della Masia, Pedro, aveva affondato i Merengues dopo un contropiede chirurgico. Solo dopo il 2-0, Pellegrini si è emendato mandando in campo Guti al posto del velleitario Marcelo e fornendo una testa pensante a un Real privo, alla faccia dei milioni spesi sul mercato, proprio di un Xavi o di qualcosa che gli somigli. La bandiera madridista ha finalmente suggerito, creato occasioni, tirato: ma tra i super di turno al Barcellona, purtroppo per i 90mila del Bernabeu, c'era Valdes, che ha parato tutto il parabile. In questo caso, corrispondeva al 100% delle conclusioni dei Blancos. Detto degli otto cartellini gialli affibbiati da un Mejuto Gonzales in versione un filo troppo protagonista, l'ultima immagine del "Clasico" più atteso degli ultimi anni è quello di un gruppo in maglia blu e rosso scuro che canta e salta al centro del campo. Probabilmente, in un'altra stanza, in un giorno non lontano, salterà anche Pellegrini. Ma questa sarà un'altra storia.




IL TABELLINO E LE PAGELLE

REAL MADRID-BARCELLONA 0-2

Real Madrid (4-3-1-2): Casillas 6,5; Sergio Ramos 5,5, Albiol 6, Garay 5,5, Arbeloa 5; Gago 5,5, Xabi Alonso 6, Marcelo 5 (11' st Guti 7); Van der Vaart 5,5 (24' st Raul 6); Higuain 5,5 (34' st Benzema 6), C.Ronaldo 6. A disp.: Dudek, Metzelder, L.Diarra, M.Diarra. All.: Pellegrini.

Barcellona (4-2-3-1): Valdes 7,5; Puyol 7, Piqué 7, G.Milito 6 (34' st Marquez6 ), Maxwell 5,5 (18' st Iniesta 6); Busquets 6, Keita 5,5; Dani Alves 6, Xavi 8, Pedro 7; Messi 7. A disp.: Pinto, Chygrynskiy, Yayà Touré, Henry, Bojan. All.: Guardiola

Arbitro: Mejuto Gonzalez

Marcatori: 33' Messi (B); 56' Pedro (B)

Ammoniti: Xabi Alonso (RM), Messi (B), Albiol (RM), Xavi (B), Dani Alves (B), Maxwell (B), Sergio Ramos (R), Garay (R)