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Della Valle lascia,Prandelli rimane

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Messaggio  Carlo Mar 30 Mar 2010, 20:42

Martedì ad alta tensione, a Firenze. Dopo le tensioni dell'ultimo periodo, Diego Della Valle e Cesare Prandelli ufficializzano decisioni col botto: il proprietario annuncia in una lettera la decisione di "non essere più il patron" a causa della "strumentalizzazione fatta nei confronti della società, contrapponendola ai tifosi. Superata ogni tollerabilità". Poco dopo, il mister, dal web, comunica che "rimarrà a Firenze senza dubbi e perplessità"


"Rimarrò a Firenze rispettando così il contratto che mi lega alla società", ha recisamente scritto il tecnico chiudendo apparentemente in maniera definitiva il tormentone sul suo eventuale futuro alla Juventus o in Nazionale.

Una mossa importante nel giorno in cui Diego Della Valle compie un importante passo indietro così giustificato nel comunicato emesso dopo il Cda: "Vedere la società messa da molti sul banco degli imputati senza aver commesso nulla se non difendere con forza i valori e la dignità della maglia viola non è per me accettabile e soprattutto non è giusto. Ai tifosi veri dico di tenere gli occhi aperti e di non farsi usare da chi vuole destabilizzare i rapporti tra la società e i suoi sostenitori; state vicini a questa dirigenza che ha dato e darà il massimo per cercare di farvi sognare ancora di più".

E ai tifosi fa anche una raccomandazione: ''E fate in modo che mio fratello Andrea rimanga vicino alla società con tutta la passione che ha e che ha sempre dimostrato. Pochi come lui sanno dosare cuore e capacità gestionali necessarie per guidare una società di calcio importante come la Fiorentina. Voi tutti, tifosi veri, continuate a sostenere questi ragazzi che vanno in campo perche' sono un gruppo fantastico e generoso e difendete sempre e solo i valori della maglia viola''. Firmato "Diego Della Valle".

Una nota che, per gli osservatori delle cose di casa viola, lascia spazio a diverse considerazioni e letture. La prima è quella della volontà di mantenere saldamente la proprietà della società, addirittura con un accenno preciso al fratello e al suo impegno personale nei confronti del club: un segno che, al di là delle polemiche e delle incomprensioni, qualcosa sul progetto "Cittadella Viola", centrale nella strategia dei Della Valle, si sta muovendo. Il passo indietro, dunque, sarebbe davvero motivato dalla sconfitta, decretata dall'ambiente e dai tifosi, incassata nel braccio di ferro con Prandelli, con la gente domenica al "Franchi" che ha preso le parti del tecnico dopo la sfida lanciata dal patron tramite i giornali ("Dica chiaramente che non va alla Juve"). Non sembra casuale che, nella seconda parte della nota, Della Valle esalti il ruolo del fratello e dei giocatori senza assolutamente accennare all'allenatore. Che ora, con la sua uscita, ha risposto in battuta alla mossa del patron, anzi dell'ex-patron che ha preso una decisione forse di pancia, forse per gelosia nei confronti di qualcuno che Firenze ama più di lui. Questioni di cuore, tra gente che, alla fine, ama la Viola.

Carlo

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