E' 1-1 tra Chievo e Catania

E' un pareggio tra le polemiche quello tra Chievo e Catania. Alla rete di Pellissier al 19' della ripresa, risponde il Catania dieci minuti dopo con un rigore dubbio per fallo di Yepes su Maxi Lopez. Avrebbe meritato di più la squadra veronese, che tra la fine del primo tempo e l'inizio della ripresa creava cinque nitide palle gol non sfruttate e colpiva una traversa sempre con Pellissier. Espulso per proteste il team manager clivense Pacione.




A Verona si incontrano due delle squadre più in fomra del campionato. Il Catania, che è reduce dall'impresa del Massimino contro l'Inter, ha raccolto 7 punti nelle ultime tre partite e viaggia con un morale altissimo. Dall'altro lato c'è il Chievo di Mimmo Di Carlo, imbattuto nei precedenti casalinghi contro i siciliani, vuole riscattarsi dopo la bella prestazione a San Siro di Domenica scorsa che ha portato tanti complimenti ma zero punti.

Il primo tempo parte a ritmi davvero blandi. Sembrano avere ragione i bookmakers che in settimana avevano deciso prima di abbassare le quote del segno X per un eccessivo volume di giocate, poi addirittura di levare il match dal botteghino. Al 10' Pinzi rompe la noia: verticalizzazione per il perfetto taglio di Pellissier, che a tu per tu davanti ad Andujar incrocia troppo sbagliando un colpo che è nelle sue corde. E' il Chievo, seppuer timidamente, a provarci di più. Il Catania si segnala solo per la sostituzione di Potenza costretto ad abbandonare il campo per una distorsione alla caviglia. Pellissier si fa nuovamente vedere prima con un destro da fuori, e poi, al 25', sbagliando la seconda palla gol della giornata: invenzione di Ariatti, gran controllo dell'attaccante valdostano che fa la cosa più difficile col controllo, e poi, sbaglia tutto con il tentativo di pallonetto ad Andujar. Sorrentino è spettatore non pagante e, al 36', il Chievo spreca ancora: Pellissier scappa via in fascia a Terlizzi, la mette al centro dove sulla respinta arriva in piena corsa Luciano. Destro secco che finisce alto. Il primo tempo termina senza ulteriori emozioni, con il Catania che con i suoi 0 tiri in porta sembra essere salito a Verona per la più classica delle "gite premio".

La ripresa comincia sulla falsa riga della prima frazione e con gli stessi effettivi. Chievo che prova a farsi vedere, e etnei con la filosofia del "non prenderle" piuttosto che a farsi vedere. Al 5' il Chievo subisce l'ennesimo torto arbitrale della stagione. Cross dalla sinistra di Pinzi e Pellissier strattonato in area da Alvarez finisce giù. E' rigore, ma non per l'arbitro Giannoccaro. I clivensi non si scompongono e al 10' hanno un'altra occasione: Bogdani (pescato ancora da Pinzi) aggancia bene in area ma spara su Andujar, che nel proseguio di azione si fa male ed è costretto ad abbandonare il campo. Il Chievo attacca a testa bassa ed in 5 minuti, tra il 12' e il 17', crea 3 palle gol, clamorose, su cui Pellissier, decisamente in giornata no, riesce a fare 0 su 3. Il primo è un colpo di testa da 0 metri che finisce sulla traversa, la seconda, un minuto più tardi, è un sinistro debole da posizione favorevolissima, e la terza, è un taglio con conclusione ancora centrale che non sorprende il neoentrato Kosicky. Al 19' Sergio Pellissier, al sesto tentativo, finalmente fa centro. Luciano verticalizza e Spolli sbaglia a fare il fuorigioco. Il valdostano, a tu per tu col portiere, infila l'estremo difensore catanese sul primo palo. Si sveglia il Catania. Augustin, di professione difensore centrale, ci prova due volte da fuori: prima al 20' con una bella sventola che pecca solo di precisione e poi, 5 minuti dopo, con un coast-to-coast che costringe il fin lì assonnato Sorrentino al super intervento. Il Catania, punto nel vivo, si è messo a giocare. Al 28' gol giustamente annullato per posizione di fuorigioco di Ledesma e poi, un minuto dopo, l'episodio: tocco dubbio di Yepes su un Maxi Lopez diretto più verso la bandierina del corner che verso la porta. Giannoccaro vede il rigore e il Catania non crede ai suoi occhi, con lo stesso argentino che trasforma spiazzando il portiere. Si infuria la panchina veronese che si sente ancora una volta defraudata. La conseguenza è l'espulsione del team manager Pacione. Dopo il pareggio non succede praticamente più nulla, con il Catania che torna a fare quello che aveva fatto per i precedenti 70 minuti e il Chievo che ben si guarda dallo scoprirsi per evitare di concedersi alla più classica delle beffe. Alla fine hanno avuto ragione gli analisti e gli scommettitori ma, quel che importa, è che è stata una partita. Vera.

LE PAGELLE
Pellissier 5,5 - L'attaccante valdostano è all'ottavo gol in stagione, ma oggi deve recriminare perchè con tutte le occasioni sprecate avrebbe potuto tranquillamente portare il suo bottino in doppia cifra. Invece, ci vogliono 5 palloni prima di infilare il primo nel sacco. Se stasera il Chievo ha 2 punti in meno è anche "merito" suo. Sprecone.

Maxi Lopez 6 - Praticamente insesistente per tutto il match, quando si sveglia impensierisce prima Sorrentino con un bel diagonale e si guadagna furbescamente il rigore dell' 1-1 poi. Sornione.

Pinzi 6,5 - E' forse il migliore dei suoi con pregevoli verticalizzazioni che mandano spesso in porta Pellissier e Bogdani. Incompreso.

Kosicky 6,5 - Entra a freddo per sostituire l'infortunato Andujar e lo fa nel momento peggiore ovvero tra il 12' e il 17' della ripresa. Se prima lo salva la traversa, poi è lui a tenere a galla il Catania con due buoni interventi su Pellissier. Reattivo