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Il Palermo frena l'Inter. 1-1

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Messaggio  Luca Dom 21 Mar 2010, 22:10

Reduce dalle glorie europee, l'Inter sbatte sul Palermo e al "Barbera", nell'anticipo della 29.a giornata, chiude sull'1-1 mettendo in condizione il Milan di sorpassarla in vetta in caso di successo sul Napoli. Entrambe le reti nella prima parte del match: apre Milito, su calcio di rigore concesso per fallo su Lucio, all'11' e pareggia Cavani al 23'. Nella ripresa, Inter in avanti e Palermo insidioso in contropiede: ma il pari non si schioda.




LA PARTITA
Il calcio, come la vita stessa, è pieno di luoghi comuni. L'Inter, la solita, unica, "pazza" Inter, può riuscire a smontarne due ultra-consolidati nel giro di pochi giorni. Grande, imbattibile in Italia, perfetta macchina da campionato, si è sempre detto: in Europa, però... Ecco fatto, tutto nel cestino, l'armata nerazzurra finalmente vincente anche in Champions League sta riuscendo a riaprire i giochi della Serie A regalando ai rivali più acerrimi la possibilità di scalzarli dalla vetta della classifica. Un evento mai verificatosi, in questa fase del torneo, nelle ultime quattro stagioni.

La partita di Palermo, però, non va rubricata insieme a quella di Catania o di altri pareggi così così colti in questa ultima fascia di sette partite in cui la capolista ha raccolto solamente otto punti. L'Inter, certamente sulla spinta psicofisica della magnifica serata londinese, ha iniziato benissimo e ha messo sotto il Palermo che - vale la pena ricordarlo - è classifica alla mano la quarta forza del torneo. Pressing, movimento senza palla, palloni precisi e puntuali serviti in direzione di Milito e Eto'o. Il monologo interista dei primi 20 minuti si è tradotto nel gol del vantaggio (rigore - evidentissimo - procurato da Lucio con la collaborazione del goffo Bovo: segna il Principe) e, prima e dopo, in un palo di Milito, occasioni per lo stesso argentino e per Eto'o. La sfortuna, a questo punto, ha messo lo zampino regalando al Palermo, alla primissima incursione nell'area nerazzurra, il bel gol di Edinson Cavani, fondamentale per mettere benzina mentale nei rosanero che sembravano in palese soggezione dell'avversario.

Dall' 1-1 in poi si è assistito a una gara vibrante, equilibrata e corretta: anche se Bovo, in tilt dopo la stupidaggine nella sua area, ha rischiato grosso alla mezz'ora tirando una gomitata a Milito. Damato, per sua fortuna, non ha visto bene o non ha considerato violento il gesto: è stato l'unico errore di una direzione alla vigilia molto delicata, visto che a bordo campo erano tornati gli sguardi inceneritori di Mourinho. Il portoghese, reduce dallo shampoo-squalifica, ha mantenuto un contegno molto composto scaldandosi solo nel finale, quando, dopo avere messo fuori Stankovic - veramente ai minimi termini - e il timidino Santon, ridisegna la squadra di Londra e chiude nella sua area il Palermo, che, anche con le pulsazioni cardiache molto alte, regge con ordine, rischia poco (unica vera occasione nerazzurra un colpo di testa di Samuel su angolo) e anzi ha le palle buone in contropiede con l'inarrestabile, generosissimo Cavani e con Miccoli. La stanchezza impedisce ai loro piedi buoni di sferrare all'Inter il colpo della beffa. Ma anche questo 1-1, sostanzialmente giusto per quanto visto, proietta riflessi strani nel mare di Palermo: quello dell'incredibile sorpasso, d'accordo. Ma, soprattutto, quello di una squadra che si rivela umana, terrestre nella difficile gestione contemporanea campionato-Coppa dei Campioni. E dopo il nuovo indizio palermitano, l'altra Milano e Roma, non solo per questioni di ranking, faranno sempre più il tifo per l'EuroInter.



LE PAGELLE

Milito 7 Sarà anche un Principe, ma ormai viene da chiamarlo "Termilitor", o qualcosa del genere. Quest'uomo, anche in serate non da prima pagina come questa, lascia sempre il segno con un gol, sa sempre cosa fare con o senza il pallone tra i piedi. Ai confini dell'impossibile il palo che colpisce in avvio, sullo 0-0. Appare, come non mai, una delle colonne del palazzo dello scudetto interista.

Stankovic 5 Strano che già nel primo tempo risulti l'interista meno brillante: lui è uno dei due dell'undici iniziale (l'altro è Santon) che a Londra non ha dovuto spupazzarsi gran parte della battaglia. Si fa ammonire per un evitabile fallo di mano e tra colpi e colpetti rischia qualcosina. Ma soprattutto risulta poco mobile, il suo proverbiale cocktail "inserimento e stoccata" non viene ammirato una volta che è una. Finisce che proprio lui e Santon, le "forze fresche", vengono tolte dal campo nel momento in cui Mourinho decide di provare a vincere.

Eto'o 6 La luce dell'eroe di Stamford Bridge è intermittente: parte bene, cala nel finale di primo tempo, lo si rivede nella fase centrale e finale della partita, quando, come col Chelsea, deve sforzarsi anche in un lavoro di appoggio a centrocampo. Gli manca il guizzo vincente, ma il suo bicchiere è senz'altro mezzo pieno.

Cavani 7,5 Il suo 2010 doveva cominciare con addosso una maglia nerazzurra: l'affare era praticamente fatto, poi l'Inter frenò e virò di bordo su Pandev. Il lungocrinito uruguagio, allora, gioca alla morte per suscitare qualche rimpianto, o meglio, qualche ripensamento in vista del futuro. Alla prima palla buona, segna: ma Mourinho, sicuramente, avrà notato i suoi profondi, utilissimi ripiegamenti in difesa per dare una mano a centrocampo o addirittura ai terzini. Il Palermo riprende palla, riparte, e lui è già a pronto nella zona dove potrebbe arrivare il suggerimento-gol. Inter o no, è maturo per la grande piazza

Kjaer 6,5 Anche per il danesone in rosa la sfida con l'EuroInter si annuncia un gran bello spot, perfetto per rinsaldare o, chissà, aumentare la sua già elevata quotazione. Milito e Eto'o, nel gioco aereo, hanno vita difficile, difficilissima. Assai poco avvezzo alle distrazioni, viene fregato solo un paio di volte da Eto'o a palla bassa e da Samuel su calcio da fermo. Tuttavia si conferma, in un panorama internazionale non incoraggiante, uno dei migliori centrali difensivi di domani.

Luca

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