Dida, un anno di più. Il Milan apre al rinnovo del portiere

Dida un anno in più. Questa sembra l'intenzione dei dirigenti rossoneri, che proporranno comunque una congrua riduzione dell'ingaggio. Cade così anche l'ipotesi di rivedere in campo il 6 gennaio Abbiati, che ha ormai da un mese completamente recuperato dall'infortunio patito a Siena. Dida non avrebbe certo meritato l'avvicendamento visto le buone prestazioni offerte dal suo rientro. Ma Abbiati era il titolare e si pensava rappresentasse il futuro, rispetto al portiere brasiliano ed a Storari. E dunque rimane nell'elenco degli scontenti.


Alla ripresa della preparazione e soprattutto in vista del mese bollente che attende i rossoneri (Genoa, Juventus, Siena, Inter, Fiorentina e Livorno con l'aggiunta di Novara ed eventualmente Udinese o Lumezzane in Coppa Italia), Leonardo, pur confortato dal secondo posto, deve gestire una situazione non certo facile.

Per quello che riguarda il modulo, che ha certo permesso al Milan di vincere sette partite delle ultime nove, ha mostrato qualche controindicazione quando gli impegni si sono infittiti: vedi difficoltà contro Marsiglia, Zurigo in Coppa e Cagliari, Catania e Palermo in campionato. Soffrono soprattutto Pirlo, Seedorf, Ambrosini e Borriello, ai quali non è stata data l'opportunità di tirare il fiato. Al contrario fremono i giocatori meno impiegati. Kaladze che non avrebbe giocato nemmeno a Firenze (al suo posto Favalli) sembra sia appetito dal nuovo Manchester City di Mancini che cerca un difensore forte, esperto ed affidabile. Il problema forse è rappresentato dai dirigenti del City che si mostrano spesso dilettanti allo sbaraglio. Dopo il caso Kakà, anche Gattuso ha dovuto parlare con sette emissari differenti. La loro richiesta era il parametro zero contro i 5 milioni di euro chiesti dal Milan, ma soprattutto Gattuso è rimasto sconcertato dalla confusione che sembra dominare in casa inglese.

Leonardo dovrà dunque essere bravo a gestire la voglia di giocare di Flamini, Jankulovski, Gattuso, Inzaghi e, da gennaio, Beckham. Forse dovrà cambiare più spesso modulo, ma chi sacrificare a favore di un centrocampista tra Ronaldinho - il migliore nelle ultime partite - il fondamentale Borriello e Pato, cannoniere del 2009 con 19 reti ? Se Leonardo risucirà a superare anche questa prova, il Milan avrà definitivamente trovato un grande allenatore e i tifosi una squadra competitiva e protagonista fino a fine stagione.