Cassano forte sì ma con i deboli
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Cassano forte sì ma con i deboli
In due anni alla Samp solo 2 gol alle 'grandi'
Seppellita sotto cinque gol e dal calcio iperfisico della Juventus, la Sampdoria, da sorpresa di inizio stagione è già retrocessa al livello di intrusa, un'altra sconfitta e già si intoneranno i classici "l'avevo detto io". Così anche il suo profeta, Antonio Cassano, tornerà il solito Cassano, forte con i deboli e debole con i forti, autore in due anni e due mesi di Samp di 23 gol in campionato, di cui uno all'Inter, uno al Milan e gli altri rifilati alla borghesia medio-bassa della serie A.
Buon per Marcello Lippi che potrebbe affrontare le prossime conferenze stampa prima delle amichevoli contro Olanda e Svezia del 14 e 18 novembre senza sentirsi chiedere il perchè dell'assenza di Cassano in azzurro. Ma il problema è che ci sono 180' prima della sosta e non è detto che Fantantonio non torni quello stellare del pre Juve-Samp, capace di incantare gli avversari, servire assist clamorosi ai compagni e alimentare il partito di chi lo vuole al più presto in nazionale o mal che vada convocato per i mondiali in Sudafrica perchè uno così, che ti cambia una partita con un clic, è un delitto lasciarlo a terra.
Si comincia con Sampdoria-Bari per finire con Cagliari-Sampdoria, due occasioni occhio e croce perfette per il talento pugliese per tornare a fare la differenza e rilanciare le sue quotazioni azzurre a meno che affrontare domani per la prima volta la squadra che lo ha cresciuto e lanciato non lo condizioni mentalmente anche se tra il Cassano barese e quello genovese sono passati più di otto anni, un cuscinetto che dovrebbe garantire a Delneri di poter avere a disposizione il Cassano che conosce, non quello non pervenuto di Torino.
Seppellita sotto cinque gol e dal calcio iperfisico della Juventus, la Sampdoria, da sorpresa di inizio stagione è già retrocessa al livello di intrusa, un'altra sconfitta e già si intoneranno i classici "l'avevo detto io". Così anche il suo profeta, Antonio Cassano, tornerà il solito Cassano, forte con i deboli e debole con i forti, autore in due anni e due mesi di Samp di 23 gol in campionato, di cui uno all'Inter, uno al Milan e gli altri rifilati alla borghesia medio-bassa della serie A.
Buon per Marcello Lippi che potrebbe affrontare le prossime conferenze stampa prima delle amichevoli contro Olanda e Svezia del 14 e 18 novembre senza sentirsi chiedere il perchè dell'assenza di Cassano in azzurro. Ma il problema è che ci sono 180' prima della sosta e non è detto che Fantantonio non torni quello stellare del pre Juve-Samp, capace di incantare gli avversari, servire assist clamorosi ai compagni e alimentare il partito di chi lo vuole al più presto in nazionale o mal che vada convocato per i mondiali in Sudafrica perchè uno così, che ti cambia una partita con un clic, è un delitto lasciarlo a terra.
Si comincia con Sampdoria-Bari per finire con Cagliari-Sampdoria, due occasioni occhio e croce perfette per il talento pugliese per tornare a fare la differenza e rilanciare le sue quotazioni azzurre a meno che affrontare domani per la prima volta la squadra che lo ha cresciuto e lanciato non lo condizioni mentalmente anche se tra il Cassano barese e quello genovese sono passati più di otto anni, un cuscinetto che dovrebbe garantire a Delneri di poter avere a disposizione il Cassano che conosce, non quello non pervenuto di Torino.
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