Juve: Ferrara, nove giorni di fuoco
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Juve: Ferrara, nove giorni di fuoco
Inter e Bayern decisive per la panchina
Il ko di Cagliari, che arriva dopo quello di Champions a Bordeaux, ha reso meno solida la panchina di Ferrara, che si gioca tutto nelle prossime due partite contro Inter e Bayern Monaco. La dirigenza è arrabbiata: Elkann e Blanc, che si sono sentiti a lungo al telefono nel dopo gara, chiedono al tecnico più chiarezza nella gestione tattica e dei giocatori. Nessun sondaggio finora con altri allenatori, ma circolano i nomi di Hiddink e Mancini.
"I jolly sono finiti", aveva detto il presidente bianconero Blanc dopo la sconfitta casalinga contro il Napoli. Figuriamoci ora che la Juventus arriva da due brutti passi falsi: uno, quello col Bordeaux, che la costringe a giocarsi la qualificazione agli ottavi di Champions League all'ultima giornata; l'altro, con il Cagliari, che la spedisce a -8 dall'Inter capolista.
Se finora la panchina di Ferrara non aveva mai traballato, ora comincia a scottare. Il tecnico bianconero cerca di aggrapparsi ai rigori non dati ma l'alibi non regge: Elkann e Blanc gli chiedono di fare scelte nette e di mettere ordine nella squadra, soprattutto ordine tattico. Decisive dunque a questo punto le prossime due sfide per il futuro di Ciro. E la società si trova in un certo senso spiazzata da questa situazione: nessun contatto, al momento, con altri tecnici, anche se già si parla del ct della Russia, presto libero, e soprattutto di quello che una volta era l'avversario numero uno, Roberto Mancini.
I vertici sono arrabbiati, figuriamoci i tifosi: squadra contestata sia al Sant'Elia che all'arrivo all'aeroporto di Caselle al rientro dalla trasferta.
Il ko di Cagliari, che arriva dopo quello di Champions a Bordeaux, ha reso meno solida la panchina di Ferrara, che si gioca tutto nelle prossime due partite contro Inter e Bayern Monaco. La dirigenza è arrabbiata: Elkann e Blanc, che si sono sentiti a lungo al telefono nel dopo gara, chiedono al tecnico più chiarezza nella gestione tattica e dei giocatori. Nessun sondaggio finora con altri allenatori, ma circolano i nomi di Hiddink e Mancini.
"I jolly sono finiti", aveva detto il presidente bianconero Blanc dopo la sconfitta casalinga contro il Napoli. Figuriamoci ora che la Juventus arriva da due brutti passi falsi: uno, quello col Bordeaux, che la costringe a giocarsi la qualificazione agli ottavi di Champions League all'ultima giornata; l'altro, con il Cagliari, che la spedisce a -8 dall'Inter capolista.
Se finora la panchina di Ferrara non aveva mai traballato, ora comincia a scottare. Il tecnico bianconero cerca di aggrapparsi ai rigori non dati ma l'alibi non regge: Elkann e Blanc gli chiedono di fare scelte nette e di mettere ordine nella squadra, soprattutto ordine tattico. Decisive dunque a questo punto le prossime due sfide per il futuro di Ciro. E la società si trova in un certo senso spiazzata da questa situazione: nessun contatto, al momento, con altri tecnici, anche se già si parla del ct della Russia, presto libero, e soprattutto di quello che una volta era l'avversario numero uno, Roberto Mancini.
I vertici sono arrabbiati, figuriamoci i tifosi: squadra contestata sia al Sant'Elia che all'arrivo all'aeroporto di Caselle al rientro dalla trasferta.
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Data di iscrizione : 16.03.09
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