Guti fa sul serio: addio Real, O lui o Pellegrini:Inter e Milan pronte

Alla quarta, ha detto basta: José Maria Gutierrez Fernandez, meglio conosciuto come Guti, ha chiesto un incontro al direttore generale del Real Madrid Jorge Valdano per pianificare la sua cessione, quantomeno in prestito. La radice della richiesta di Guti è nell'ennesima mancata convocazione da parte del tecnico Manuel Pellegrini: in buona sostanza, o salta il tecnico o parte lui. E Inter e Milan cominciano a drizzare le orecchie.

La spaccatura irreversibile tra il mister e il giocatore è avvenuta prima della gara di ritorno di Copa del Rey contro l'Alcorcon, che ha poi sancito la clamorosa eliminazione del club madrileno. Pellegrini, interrogato sulla nuova esclusione del vice-capitano, ha dichiarato che Guti sarebbe riapparso nella lista dei convocati "quando avrebbe voluto essere convocato". Facendo intendere, in questa maniera, che è Guti a essere sull'Aventino e a non avere nessuna intenzione di scendere.

Valdano, certamente, tenterà per quanto possibile la strada della mediazione. Guti è uno dei giocatori-simbolo, uno dei pochi esponenti del "madridismo" proveniente dal vivaio del club, è amato da una piazza che, dopo la figuraccia che ha chiuso già a novembre la via del "triplete" Liga-Coppa-Champions, comincia a bollire. L'esonero di Pellegrini, tornato di attualità dalle parti del Bernabeu, potrebbe risolvere drasticamente la questione. In caso contrario, Guti potrebbe scegliere la via dell'esilio, momentaneo, magari: un prestito in un club importante fuori dalla Spagna. Come ha anticipato Sportmediaset martedì, il centrocampista si è già fatto sentire presso l'amico ed ex-compagno Sneijder per promuovere la sua candidatura presso l'Inter: ma anche l'altra metà di Milano, quella rossonera, potrebbe interessarsi alla vicenda. Guti è un giocatore di grande esperienza, sicura classe, è tatticamente duttile e potrebbe essere un puntello di lusso sia per la linea mediana, sia per quella dei trequartisti nell'ormai collaudato 4-2-3-1 di Leonardo. Non è utilizzabile in Champions League, ma l'esperienza di Ronaldo, al Milan, ha già insegnato che i rinforzi ad hoc per il campionato possono essere indirettamente utili anche per l'Europa.