Sarà un campionato "spezzatino"

Il presidente della Lega Calcio Maurizio Beretta ha confermato (ai microfoni di Radio Anch'io) che dal prossimo anno la Serie A si giocherà anche la domenica alle 12.30 e che ci sarà un anticipo del venerdì sera a disposizione delle squadre impegnate la settimana successiva nelle coppe europee. L'Italia dunque si adatta ai modelli già presenti in Inghilterra, Germania e Francia. Il lunedì, invece, per ora, resterà appannaggio della serie B.



Dunque è ufficiale. Dalla prossima stagione (2010/11), anche la serie A, con un po' di ritardo, si adeguerà a un modello già da molti anni diffuso nel resto d'Europa, optando per la suddivisione del calendario in tre giornate, o, come noi italiani preferiamo chiamarlo, diventerà un campionato "spezzatino".

Il nuovo modello italiano, infatti, aggiungerà agli anticipi del sabato alle 18 e alle 20.45, anche un anticipo nel mezzogiorno domenicale (12.30) e un anticipo del venerdì sera a disposizione delle squadre impegnate nelle competizioni europee.

L'anticipo della domenica, o meglio, l'anticipo delle 12.30, è un'invenzione di origine britannica. In Premier League infatti, ormai da anni è prevista una partita (spesso di alta caratura), il sabato all'ora di pranzo. Questa scelta degli inglesi ha infatti permesso, negli anni, di guadagnare denari, immagine e bacino di utenza in tutta l'Asia essendo quel match in pieno prime-time televisivo in buona parte di quel mondo e diventando, di conseguenza, molto appetibile per i broadcaster asiatici che hanno sempre strizzato l'occhio al calcio europeo. Anche questo, o meglio, proprio questo, ha incrementato l'immagine e la potenza del calcio d'oltremanica che vendendo per primo questo genere di prodotto è diventato ricco e conosciuto ma che, fino a poco più di dieci anni fa, era solamente molto affascinante.

L'anticipo del venerdì, invece, è un modello di stampo franco-tedesco. Se in Germania ormai da anni a prescindere da tutto si gioca una partita proprio quella sera, in Francia, tale anticipo, è previsto solo per le squadre impegnate nelle competizioni europee (spesso Champions League). Di fatto, questo è ciò che succederà anche in Italia per la gioia di uno come Josè Mourinho, che dal suo arrivo in Italia ne ha sempre invocato la necessità per quelle squadre impegnate poi durante la settimana in delicatissime partite di coppa che con un giorno in più possono essere preparate in maniera migliore.

Il presidente della Lega Maurizio Beretta non si è voluto ulteriormente sbilanciare sul lunedì sera (altra invenzione del paese di Sua Maestà), dichiarando che "Per il momento il lunedi' e' dedicato alle serie inferiori" ma, questa politica, di fatto, punta i mercati d'oriente di cui parlavamo prima. Mercati dove oggi il calcio italiano è un prodotto sì apprezzato ma di nicchia e, offrendoci a questi orari, si spera, di diventare "ricchi e famosi" anche noi. Come gli inglesi.