I Premi De Sica 2009
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I Premi De Sica 2009
Sono stati assegnati oggi al Quirinale i Premi De Sica 2009, il trentennale appuntamento presieduto da Gian Luigi Rondi, in cui gli attori, gli artisti di teatro e le personalità distintesi nel campo della cultura e della società, ricevono il riconoscimento dalle mani del Presidente della Repubblica.
I premi per il cinema quest'anno sono andati a: Antonio Albanese, Luca Argentero, il produttore Alfredo Bini, Claudio Bisio, Massimo Boldi, Gabriele Ferzetti, Giovanna Mezzogiorno, Ilaria Occhini (per Mar Nero), Marco Risi (per Fortapàsc), Neri Parenti, Jasmine Trinca. Per le altri arti citiamo almeno Dacia Maraini per la letteratura, Andrea Bocelli per la musica e Moni Ovadia per il teatro. Per le scienze Umberto Veronesi e per la società, alla memoria, Mike Bongiorno.
Belli e preoccupati gli interventi di Giovanna Mezzogiorno per il cinema e di Massimo Ranieri per il teatro, venuti subito dopo le concilianti promesse del ministro alla cultura Sandro Bondi. La prima ha messo l'accento sulla necessità della meritocrazia, al cinema come negli altri settori, invitando a concedere gli aiuti pubblici soprattutto alle opere prime, invece di attribuirli sempre e solo ai soliti noti. Il secondo, partendo dalla dignità come valore assoluto della professione teatrale, ha sottolineato l'assoluta condizione di incertezza economica in cui si trova il teatro italiano (a oggi non si sa ancora niente sui previsti finanziamenti) concludendo con una frase di Federico Garçia Lorca, che suona come un monito per tutto il Paese: “La cultura costa molto, ma l'incultura costa molto di più”.
Il Presidente Giorgio Napolitano ha poi ricordato che oggi ricorre l'anniversario della Caduta del Muro di Berlino, che ha diffuso nel mondo le libertà già affermate nelle varie Carte Costituzionali europee dopo il nazismo. Ha inoltre richiamato i valori della democrazia e il diritto alla libertà di espressione, garantito dall'articolo 21 della Costituzione Italiana. Il Presidente ha poi lodato gli artisti, che col loro lavoro esportano nel mondo un'immagine positiva del nostro Paese e a cui si deve, come ha lui stesso constatato nel corso dei suoi numerosi viaggi, la stima e la simpatia internazionale.
Moni Ovadia, che abbiamo incontrato subito dopo la consegna dei premi, si è detto lacerato, invitando le istituzioni a decidere quale sia l'opinione ufficiale rispetto agli artisti e tecnici del settore: alle belle e sincere parole di un Presidente amato da tutti, corrispondono infatti altre e recenti esternazioni provenienti da altre fonti istituzionali, con cui sono stati insultate e tacciate di parassitismo intere categorie di lavoratori del mondo del teatro. Marco Risi si è detto particolarmente felice di aver ricevuto il premio per Fortapàsc, un film che considera “utile”, dedicato al giornalista Giancarlo Siani. Da sempre autore di un cinema impegnato, Risi ha risvegliato, con questa sua ultima opera, la coscienza dei giovani su una delle tante tragedie del nostro paese.
Concludiamo con Claudio Bisio su toni più leggeri. Il noto showman è ormai un habitué del Quirinale, tanto che Napolitano, consegnandogli il premio, gli ha fatto notare quanto poco tempo fosse passato dalla sua ultima visita, in occasione dei David di Donatello.
I premi per il cinema quest'anno sono andati a: Antonio Albanese, Luca Argentero, il produttore Alfredo Bini, Claudio Bisio, Massimo Boldi, Gabriele Ferzetti, Giovanna Mezzogiorno, Ilaria Occhini (per Mar Nero), Marco Risi (per Fortapàsc), Neri Parenti, Jasmine Trinca. Per le altri arti citiamo almeno Dacia Maraini per la letteratura, Andrea Bocelli per la musica e Moni Ovadia per il teatro. Per le scienze Umberto Veronesi e per la società, alla memoria, Mike Bongiorno.
Belli e preoccupati gli interventi di Giovanna Mezzogiorno per il cinema e di Massimo Ranieri per il teatro, venuti subito dopo le concilianti promesse del ministro alla cultura Sandro Bondi. La prima ha messo l'accento sulla necessità della meritocrazia, al cinema come negli altri settori, invitando a concedere gli aiuti pubblici soprattutto alle opere prime, invece di attribuirli sempre e solo ai soliti noti. Il secondo, partendo dalla dignità come valore assoluto della professione teatrale, ha sottolineato l'assoluta condizione di incertezza economica in cui si trova il teatro italiano (a oggi non si sa ancora niente sui previsti finanziamenti) concludendo con una frase di Federico Garçia Lorca, che suona come un monito per tutto il Paese: “La cultura costa molto, ma l'incultura costa molto di più”.
Il Presidente Giorgio Napolitano ha poi ricordato che oggi ricorre l'anniversario della Caduta del Muro di Berlino, che ha diffuso nel mondo le libertà già affermate nelle varie Carte Costituzionali europee dopo il nazismo. Ha inoltre richiamato i valori della democrazia e il diritto alla libertà di espressione, garantito dall'articolo 21 della Costituzione Italiana. Il Presidente ha poi lodato gli artisti, che col loro lavoro esportano nel mondo un'immagine positiva del nostro Paese e a cui si deve, come ha lui stesso constatato nel corso dei suoi numerosi viaggi, la stima e la simpatia internazionale.
Moni Ovadia, che abbiamo incontrato subito dopo la consegna dei premi, si è detto lacerato, invitando le istituzioni a decidere quale sia l'opinione ufficiale rispetto agli artisti e tecnici del settore: alle belle e sincere parole di un Presidente amato da tutti, corrispondono infatti altre e recenti esternazioni provenienti da altre fonti istituzionali, con cui sono stati insultate e tacciate di parassitismo intere categorie di lavoratori del mondo del teatro. Marco Risi si è detto particolarmente felice di aver ricevuto il premio per Fortapàsc, un film che considera “utile”, dedicato al giornalista Giancarlo Siani. Da sempre autore di un cinema impegnato, Risi ha risvegliato, con questa sua ultima opera, la coscienza dei giovani su una delle tante tragedie del nostro paese.
Concludiamo con Claudio Bisio su toni più leggeri. Il noto showman è ormai un habitué del Quirinale, tanto che Napolitano, consegnandogli il premio, gli ha fatto notare quanto poco tempo fosse passato dalla sua ultima visita, in occasione dei David di Donatello.
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Data di iscrizione : 16.03.09
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