De Sica, con Boldi siamo amici ma non lavoreremo insieme
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De Sica, con Boldi siamo amici ma non lavoreremo insieme
MILANO - Spegnere la televisione e guardare più cinema italiano degli anni '40. E' la ricetta vincente per diventare dei bravi attori comici, secondo il parere di un esperto del mestiere come Christian De Sica. L'artista è salito in cattedra allo Iulm (Libera università di lingue e comunicazione) di Milano per raccontarsi agli studenti universitari, ripercorrendo tutta la sua vita, parlando di comicità e dei suoi grandi maestri e per rispondere a domande come quella sul legame con Massimo Boldi: "Siamo tornati amici ma per ora non lavoriamo insieme", ha detto. Primo fra i maestri è stato il celebre padre Vittorio. "Ho capito la sua grandezza solo quando è morto - ha raccontato - perchè lui non ce la faceva pesare, era semplice e ingenuo". Ma nonostante la parentela illustre, la strada verso il successo è stata in salita. "Io ho sempre avuto la faccia da figlio di papà - ha detto -. Quindi anche se sapevo come comportarmi sul set, la gavetta è stata tremenda perché il figlio d'arte non è molto amato nel nostro paese". Ad ispirarlo è stato soprattutto Alberto Sordi. "L'ho imitato tantissimo e ci ho costruito sopra una carriera - ha raccontato -. Come lui, ho fatto diventare simpatiche delle carogne, ma io sono diverso dai miei personaggi e recitando li prendo in giro e li critico". Durante l'incontro odierno, che verrà trasmesso su due reti di Sky Cinema il prossimo 15 novembre, De Sica si è svelato attraverso aneddoti della sua carriera, a cui si sono aggiunti contributi video di colleghi e amici come Isabella Rossellini, Maurizio Costanzo o Carlo Verdone. Diventare un maestro della risata, ha spiegato, è stato frutto di un gran lavoro. "Io mi sono inventato comico, all'inizio andavo troppo sopra le righe e poi ho imparato - ha detto -. Ho capito che gli attori comici sono come dei cartoni animati". L'appuntamento con De Sica, per tutti gli appassionati, rimane a Natale con il prossimo cine panettone. Ma nei suoi progetti non mancano i ruoli seri e impegnati. Dopo un'inedita parte drammatica con Pupi Avati ne 'Il figlio più piccolo', l'attore continua a sognare un film sull'amore fra i suoi genitori, intitolato 'La Porta del Cielo': "Non riesco a fare questo film perchè purtroppo a volte i produttori 'so dè coccio' - ha commentato -. Quando vuoi girare stronzate ti dicono subito di sì, se vuoi fare un film serio invece no". Tante le domande da parte degli studenti, uno dei quali gli ha chiesto dei suoi rapporti con Massimo Boldi. "Io e Massimo ci siamo ritrovati e abbiamo anche fatto dei progetti futuri - ha spiegato De Sica - ma lui per 5-6 anni ha firmato con un'altra società di produzione e quindi non possiamo lavorare insieme".
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