Tutto Cinema
Vuoi reagire a questo messaggio? Crea un account in pochi click o accedi per continuare.

Virus A, altre due vittime, a Napoli cresce la paura

Andare in basso

Virus A, altre due vittime, a Napoli cresce la paura Empty Virus A, altre due vittime, a Napoli cresce la paura

Messaggio  Carlo Lun 02 Nov 2009, 17:36

ROMA - C'è un altro morto a Napoli per influenza A, l'ottava vittima nel capoluogo partenopeo e la quattordicesima in Italia. Si tratta di una donna di 72 anni deceduta ieri all'ospedale Cardarelli di Napoli, la cui positività al virus è stata accertata oggi. L'anziana era affetta da gravi patologie di tipo respiratorio. Questa mattina è morta anche un'altra donna. Si chiamava B.S. ed aveva 42 anni, la donna morta questa mattina alle 6 all'ospedale Cotugno di Napoli. Broncopolmonite da H1N1 la diagnosi del decesso, si apprende dalla direzione sanitaria dell'ospedale. La donna è giunta al Cotugno dall'ospedale di Vico Equense: portata nella prima divisione malattie infettive la mattina del 26 ottobre, il giorno dopo è stata trasferita in Rianimazione. La donna non aveva patologie pregresse. Bisogna "verificare se la broncopolmonite sia stata determinata dal virus H1N1".

E' PSICOSI - E' già psicosi, come si temeva, per l'influenza A che continua a causare casi gravi e ricoveri. I pediatri della società italiana di pediatria hanno registrato nell'ultima settimana un aumento del ricorso al pronto soccorso dell'80% per i bambini. Corse, per fortuna, quasi sempre inutili. E ora i pediatri invitano ad immunizzare subito i piccoli, rinvigorendo così le preoccupazioni sui ritardi in alcune regioni del vaccino.

I CASI. Sono ulteriormente peggiorate le condizioni della bambina bolzanina di 11 anni ricoverata a Innsbruck (Austria). Il quadro cardiocircolatorio è peggiorato notevolmente. Al Cotugno di Napoli sono attualmente ricoverati 43 pazienti, 5 dei quali in Rianimazione. Destano preoccupazioni le condizioni di quattro pazienti, tra cui la donna di Castellammare di Stabia (Napoli), di 32 anni, che ha partorito una settimana fa, e la ragazza di 18 anni, cerebrolesa, arrivata sabato dall'ospedale di Aversa (Caserta).

Sei nuovi pazienti sono stati ricoverati invece al Policlinico Gemelli di Roma. Tra questi c'è adulto in rianimazione, per ora considerato 'caso sospetto', e una bimba in terapia intensiva, che aveva già patologie pregresse. Complessivamente sono 11 i pazienti ricoverati per l'influenza A al Gemelli: quattro bambini con patologie pregresse, di cui due in terapia intensiva e altri due in isolamento pediatrico, sei adulti ricoverati nel reparto di malattie infettive e uno sospetto in rianimazione, nel reparto di terapia intensiva.

In Puglia inoltre si registrano quattro casi 'gravi' e due bambini sotto osservazione, tutti ricoverati in rianimazione.

lLA CROCE ROSSA CONSEGNA 1,2 MLN DOSI VACCINO - La Croce Rossa Italiana consegnerà domani, in tutta Italia, un milione e 200 mila dosi di vaccino contro l'influenza A. Si tratta della terza distribuzione ad opera della Cri che prenderà il via da Pomezia (Roma) e da Milano.


FED. PEDIATRI: NO VACCINO A TUTTI I BIMBI - Non tutti i pediatri sono d'accordo nel vaccinare tutti i bambini. "E' assolutamente illogico e senza senso vaccinare subito, indiscriminatamente, tutti bambini contro il virus della nuova influenza". E' quanto afferma Giuseppe Mele, presidente della Fimp, la federazione a cui afferisce la quasi totalità dei pediatri di famiglia italiani. Secondo Mele "é invece necessario, in linea con quanto stabilito dalle direttive ministeriali, vaccinare i bambini affetti da patologie croniche, per i quali i vaccini sono disponibili con oltre 15 giorni di anticipo rispetto a quanto preventivato". Il presidente ricorda poi che il vaccino monodose destinato ai bambini è "sicuro e con scarsissime possibilità di effetti collaterali" e che "la strategia messa in atto dal Ministero della Salute è stata condivisa con i pediatri di famiglia che costantemente, sull'intero territorio nazionale, stanno monitorando l'andamento epidemiologico dell'influenza". E conclude: "la situazione è sotto controllo e non registriamo alcun problema particolare che giustifichi inutili appelli a vaccinazioni di massa". Rinnovato infine l'appello a non andare in pronto soccorso e a rivolgersi ai pediatri di famiglia le cui fasce orarie in ambulatorio attualmente sono più lunghe.

COSA FARE. Nel caso in cui una madre sospetti che il figlio abbia contratto l'influenza A, invece, "meglio consultare il pediatra - ha sottolineato Bona - piuttosto che andare al pronto soccorso". Gli antivirali, invece, "devono essere prescritti e somministrati solo in determinati casi". I sintomi più frequenti sono sempre febbre alta, dolori diffusi, mal di testa, nausea e, nel caso di bambini più piccoli, diarrea. "Normalmente - ha dichiarato Bona - la febbre si manifesta per 3-5 giorni durante i quali basta somministrare antifebbrili. Per evitare ulteriori contagi è importante - ha concluso - tenere i bambini a casa per sette giorni dai primi sintomi".

Carlo

Messaggi : 330
Data di iscrizione : 16.03.09

Torna in alto Andare in basso

Torna in alto

- Argomenti simili

 
Permessi in questa sezione del forum:
Non puoi rispondere agli argomenti in questo forum.